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martedì 25 novembre 2014

Recensione: Black Ice di Becca Fitzpatrick

INTRODUZIONE
Scrittrice: Becca Fitzpatrick
Titolo: Black Ice
Genere: Suspense
Numero Pagine: 480
Costo: 17,50€ 
Casa Editrice: Piemme
Traduzione: Irene Annoni
Prima Edizione: 7 Ottobre 2014
Giudizio Personale: 4 stelle su 5


TRAMA
Britt si è preparata per più di un anno a un trekking sul Teton Range. Quello a cui non era preparata, però, è scoprire che Calvin, il suo ex ragazzo e unico grande amore, si unirà a lei. Prima che Britt abbia tempo di esplorare i propri sentimenti, si scatena una terribile tormenta che la obbliga a rifugiarsi in una baita sperduta. Peccato che gli occupanti, entrambi giovani e molto affascinanti, siano anche due fuggitivi decisi a prenderla in ostaggio. Britt sa che la conoscenza dei sentieri e l’attrezzatura da trekking che ha con sé rappresentano la sua assicurazione sulla vita, e che deve solo resistere abbastanza a lungo perché Calvin la raggiunga, eppure…
In una disperata corsa contro il tempo e il freddo, Britt scoprirà che sotto la neve si nascondono moltissimi segreti e che forse il suo rapitore, la cui gentilezza è decisamente seducente, non è quello che sembra. 

La storia...

Dopo essersi preparata a dovere, Britt è pronta a intraprendere la sua vacanza di primavera sui monti Teton insieme alla sua migliore amica Korbie. Entusiasta per l'avventura che la attende, ha organizzato e pianificato tutto nei minimi dettagli. Ciò che la coglie alla sprovvista, però, è  l'inaspettata presenza di Calvin, il fratello maggiore di Korbie. A dir la verità, Britt ci sperava che il ragazzo di cui era ed è tutt'ora innamorata si unisse a lei nell'impresa, così avrebbe potuto mostrargli tutte le sue qualità e forse, chissà, fargli cambiare idea e tornare insieme a lei. Si conoscevano da sempre e Calvin l'accudiva fin da quando era una bambina. Impossibile credere per Britt che la loro storia sia davvero finita. Durante il viaggio verso la baita della famiglia di Korbie, le ragazze vengono sorprese da una violenta tormenta di neve che le obbliga a inchiodare in mezzo alla strada e a scendere per cercare soccorsi. Quando la convinzione di morire per ipotermia comincia ad invadere la mente di Britt. ecco apparire una baita. Ad accoglierle nell'abitacolo ci sono due ragazzi tanto belli quanto misteriosi: Mason e Shaun. Le ragazze non sanno di essere appena entrate nella casa del
diavolo, in veste di due criminali ricercati dalla polizia. I giovani dopo vari convenevoli, infatti, si rivelano a loro sequestrandole. Quella che sarebbe dovuta essere una vacanza tranquilla all'insegna dell'avventura si trasforma in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. L'obiettivo dei criminali è scendere da quelle gelide montagne e per farlo hanno bisogno dell'aiuto di Britt. O meglio... della mappa di Britt che aveva rubato a Calvin poche ore prima. Neve, freddo, vento, orsi e lupi la accompagneranno in questa agghiacciante realtà in cui è costretta, una volta per tutte, a crescere e a contare solo su se stessa. O quasi. Gli occhi intensi di Mason, infatti, sembrano non lasciarla andare neanche per un attimo, sempre vigili e attenti, e la sua calda presenza sembra generarle infiniti battiti al secondo. Incredula del fatto di provare qualcosa per il suo sequestratore, decide di ignorare la cosa attribuendola ad un effetto della sindrome di Stoccolma. Ma non si può ignorare il modo in cui reagisce il suo corpo ad un solo suo tocco così come non si può ignorare il grande mistero che avvolge quelle tenebrose montagne e che ben presto si abbatterà su tutte le sue convinzioni.

"Sentii chiaramente che la morte mi stava circondando, mi accerchiava dai quattro angoli della montagna. Cosa mi aveva spinto in quel posto orribile?"

I miei pensieri...

Tre segni verdi... Tre rifugi abbandonati... Tre ragazze morte...

"Ta-daaaannnn"!!!!! Finalmente sono riuscita a scrivere anche io questa santissima recensione!! Sono commossa :'). L'ho sempre rimandata per mancanza di tempo, ma oggi mi sono imposta di concluderla una volta per tutte! Parto con il dire, e sarà la millesima volta che lo dirò, che io amo la Fitzpatrick! Questa scrittrice mi ha stregato completamente con la serie degli angeli caduti "Hush Hush" (che consiglio vivamente a chi non l'avesse letta di cominciare subito a farlo!! Sul serio..non ve ne pentirete!!) in particolar modo, mi ha incantato Patch che è diventato uno dei miei personaggi librosi preferiti*-*(Per un piccolo schizzo di Patch, cliccami). Detto ciò, arrivo a parlarvi del nuovo "boom" editoriale dal titolo "Black Ice" di questa autrice fantasy YA!. Inutile dirvi che all'uscita del libro io sia stata vittima di attacchi stile "Gollum"...solo che al posto del "mio tesssssssoro" io mi ripetevo "Black icccccccceee mioooo". Questo per dirvi che il desiderio di avercelo tra le mani era a livelli estremi!!. Il romanzo, che si classifica come Thriller/Romance, si apre con un piccolo prologo che ci mostra un avvenimento accaduto un anno prima rispetto alla narrazione vera e propria. Il ritmo della storia è rallentato da frequenti flashback in cui la protagonista ricorda i bei tempi con Calvin. Questi flashback svolgono una funzione di "salvataggio" per Britt che, grazie al pensiero di Cal, riesce a tenere duro e a non impazzire. Personalmente questa "analessi" mi ha un po' seccato durante la lettura. Con i suoi ampi ricordi da occupare perfino capitoli, toglie vivacità alla storia andando a danneggiare l'attenzione del lettore. Britt,che corrisponde alla voce narrante, è
un personaggio un po' complesso: all'inizio del libro, la volevo strangolare per i suoi atteggiamenti da bambina e per la sua insicurezza riguardo ai ragazzi; poi, man mano che mi avvicinavo al finale, ho notato la sua grande trasformazione che l'ha portata ad essere una ragazza più indipendente. Parlando di Mason, non ho potuto fare a meno di notare alcune similitudini tra lui e Patch. La scrittrice li delinea con caratteristiche pressappoco identiche: entrambi apparentemente risultano essere freddi come il ghiaccio, duri come il marmo, mentre invece, nascondono internamente dei grandi turbamenti. Nonostante ciò, la scrittrice riesce a mettere su carta una storia coinvolgente che va a toccare un po' tutti i generi. Romanticismo, avventura, suspense e perché no? anche un po' di horror per certi punti. Le capacità della Fitzpatrick anche qui si fanno sentire con uno stile chiaro e preciso che ci regala una vasta gamma di emozioni. Brividi e palpitazioni saranno alle stelle!! Diciamocelo. Scrivere un thriller non è una passeggiata. Bisogna far incastrare bene gli avvenimenti creando un filone logico, creare la giusta atmosfera, gestire la tensione tra i vari personaggi. Devo dire che l'autrice fantasy di angeli caduti se l'è cavata magnificamente!! Un tasto dolente, però, c'è. Tralasciando i flashback, il racconto, su alcuni fatti, manca di credibilità. L'amore assume significati estremi e, per un certo senso, banali. Io sono una romanticona di prima categoria, ma su certe cose anche io ho dei limiti. La fine dell'avventura sulla neve è stata posta in maniera troppo frettolosa e confusionaria, per poi lasciare il posto ad una sorta di epilogo a fine libro che rappresenta l'anno successivo alla tragica esperienza. Una lettura piacevole, intrigante consigliata per tutti proprio per la sua flessibilità di generi.

In conclusione gli affido 4 dolcetti su 5

2 commenti:

  1. Come avevo detto nella mia recensione, a me non è piaciuto per niente!

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  2. Mi spiace che non ti sia piaciuto :/. Io l'ho gradito..mi ha fatto passare delle belle orette.

    RispondiElimina

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