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martedì 25 febbraio 2014

Intervista a Katie McGarry (Pushing The Limits)



Domande e risposte a Katie McGarry 
(Intervista presa dal libro Oltre i Limiti)



Cosa ti ha ispirato a scrivere Oltre i Limiti?
Principalmente due cose.
La prima, sapevo fin dall'inizio di voler scrivere una storia in cui i personaggi trovassero la forza necessaria per lasciarsi il passato alle spalle e crearsi un nuovo futuro. La prima scena che mi è venuta in mente è quella di Echo e Noah che lasciano la città dopo il diploma.
La seconda, volevo raccontare di due personaggi che avessero a che fare con problemi apparentemente insormontabili e che, battendosi con grinta, ritrovassero la speranza alla fine del percorso.

Come mai Echo ha questo nome?
Il nome di Echo è cambiato più volte in corso di scrittura. Inizialmente aveva un nome molto normale, ma non mi piaceva. Poi ho provato a usare il punto di vista di sua madre e ho trovato il nome. La madre di Echo amava la mitologia greca, quindi aveva senso che desse ai figli nomi presi dalla mitologia. Ho letto parecchi miti greci, e quando ho trovato quello di Eco, me ne sono innamorata. Per me, Echo era la ragazza che aveva perso la voce. Per fortuna, alla fine l'ha ritrovata.

Quale personaggio è il più simile a te?
Tutti. Ognuno di loro ha una mia caratteristica (anche se alcuni più di altri). Direi che sono una strana combinazione di Echo, Lila e Beth. Echo ha il mio bisogno di far stare bene gli altri, Lila possiede la mia forte lealtà verso gli amici e Beth racchiude le mie insicurezze.

Quando eri a scuola, hai avuto amiche come Grace?
Si. E più la gente legge questa storia, più mi fanno questa domanda. Grace ha toccato un nervo scoperto per molte più persone di quanto immaginassi. Sembra che sfortunatamente gran parte di noi abbia avuto un'amicizia con qualcuno che vuole piacerti e che vorresti come amico, ma solo se questo ha una sua utilità. In caso ve lo stiate chiedendo, questa non è amicizia.

Ci sono dei punti della storia a cui ti senti particolarmente affezionata?
Si. Il rapporto fra Noah, Isaiah e Beth. Oltre ai miei genitori e mia sorella, gli altri membri della mia famiglia sono a più di quattordici ore di distanza. I miei amici sono diventati una famiglia. Le persone con cui sono cresciuta erano più che dei semplici compagni con cui andare al cinema o chiacchierare al telefono. Ho condiviso momenti devastanti e risate a crepapelle con queste persone. Sarei morta per loro e so che avrebbero fatto la stessa cosa per me. Hanno condiviso i miei trionfi con il sorriso sulle labbra e tante coccole. Mi hanno abbracciato quando ho pianto, si sono offerti di picchiare chi mi aveva fatto soffrire. Sono le stesse persone che sarei più che felice di trovarmi davanti se pensassero che sto prendendo una decisione sbagliata.

Quello che è successo a Echo è capitato anche a te?
In parte. Sono stata morsa da un cane in seconda elementare, e soffocavo al ricordo. Era strano non avere memoria di qualcosa che gli altri ricordavano. Ed era anche più strano avere delle ferite e non sapere come me le fossi procurate. Al college ho finalmente ricordato l'incidente quando un cane mi ha aggredita. Ho rivissuto tutto e mi sono svegliata poco dopo, circondata dalle persone che amavo. Anche se ho memoria dell'incidente, non ricordo ancora bene tutto. Ho alcuni flash, e non c'è sangue nei miei ricordi.


Katie McGarry
Katy McGarry è appassionata di musica, degli ".... e vissero tutti felici e contenti" e dei reality. Adora scrivere con l'inchiostro colorato, soprattutto rosa e viola, ed è una tifosa della squadra di basket dell'Università del Kentucky... anche se non lo ammetterà mai!

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