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lunedì 6 novembre 2017

Recensione: "(Non) Ti voglio" di Christina Lauren

Scrittrice: Christina Lauren

Titolo: (Non) Ti voglio

Genere: Contemporary Romance

Serie: Autoconclusivo

Traduzione: Giada Fattoretto

Numero Pagine: 252

Costo: 4,99 / 8,42 €

Casa Editrice: Leggereditore

Prima Edizione: 15 Giugno 2017

Narrazione: Prima persona, pov alternati Evie / Carter

 Giudizio personale: 4 / 5
 
Nonostante tutte le probabilità fossero contro di loro, dopo un primo imbarazzante incontro a una festa di Halloween organizzata da un amico comune, Carter e Evie si sono immediatamente piaciuti. Nemmeno il fatto di lavorare per agenzie concorrenti di Hollywood è servito a spegnere il fuoco che è divampato tra i due. Ma quando le loro aziende si fondono, ha inizio una spietatissima competizione per occupare la stessa posizione, e quella che sarebbe potuta diventare una meravigliosa storia d’amore si trasforma in una guerra all’ultimo sabotaggio... Per capire il sadico gioco in cui sono invischiati, come ignare pedine mosse dal loro comune capo, Carter dovrà reprimere la sua indole compiacente e Evie mettere da parte la sua sconfinata ambizione chiedendosi entrambi cosa desiderino davvero dalla vita. Riusciranno a ottenere il loro finale da favola hollywoodiano? Oppure andranno incontro a una dramedy di proporzioni epiche?

Un romanzo appassionante, divertente e sincero del duo Christina Lauren al top della sua forma.

Buon inizio settimana lettori e lettrici del blog <3
Oggi vi parlo di un'altra storia amore/odio dal titolo (Non) Ti voglio, scritta dall'amatissimo duo di scrittrici statunitensi Christina Hobbs e Lauren Billings, meglio conosciute sotto lo pseudonimo di Christina Lauren. Le autrici hanno già fatto breccia nei cuori dei lettori con le loro due serie Beautiful bastard e Wild season, pubblicate anch'esse dalla Leggereditore. Questa volta Christina Lauren ci regala una bellissima storia romantica e assolutamente stand alone che, sono sicura, vi conquisterà già dalle prime pagine. Dating you/ Hating you, questo è il titolo originale, racconta di due persone che si sono incontrate e subito piaciute. Sembrerebbe che niente possa ostacolare la loro relazione, finché un giorno le loro agenzie decidono di fondersi e loro si ritrovano a competere per lo stesso posto. Un bel casino, vero? Se siete curiosi di scoprire se scorrerà del sangue o se l'amore trionferà sulla carriera, venite insieme a me a Los Angeles per fare la conoscenza di Evie e Carter.

Christina Lauren con questo libro ci ha fatto un meraviglioso regalo. Mi son tornate in mente le storie di Anna Premoli, più di tutte Ti prego lasciati odiare in cui abbiamo lo stesso tema di guerriglia in campo lavorativo tra due persone che nutrono una profonda attrazione fisica. La storia di Evie e Carter non fa eccezione. Si sono conosciuti durante un festa di Halloween grazie a degli amici in comune e si sono subito piaciuti. La voglia di approfondire la conoscenza è tanta e ci provano davvero, fino a quando la realtà butta loro un secchio di acqua ghiacciata. In un giorno come un altro scoprono la terribile novità che le loro due agenzie rivali si sono fuse in un'unica agenzia. Che disastro!! Aspettate, il peggio deve ancora venire. Eh sì, perché una fusione porta con sé centinaia di esuberi e Evie e Carter, per volere di un capo egocentrico e sessista, si ritrovano a gareggiare per la stessa posizione. Ecco qui che un amore che stava per nascere si spezza e al suo posto prende piede un'insana competizione. Avete presente il detto "Tutto è lecito in guerra e in amore!"? Ecco, Evie e Carter lo rispecchieranno alla lettera intralciandosi a vicenda per prendersi quell'amato e sudatissimo posto. Quando però il gioco comincia a degenerare, Evie e Carter capiscono di essere dei burattini comandati dal loro perfido burattinaio, alias capo, e dovranno fare fronte comune per recidere i fili.
Come potete vedere, il libro è veramente ricco di eventi che portano il lettore ad immergersi completamente in questa guerra spietata all'ultimo sangue. Evie e Carter sono personaggi veri, nel senso proprio della parola, intendo. Non sono personaggi stereotipati, ma persone come noi, comuni mortali che faticano ad arrivare a fine mese. Christina Lauren con questa semplice storia ha, tra le altre cose, lasciato trapelare un messaggio molto importante riguardo a come vengono considerate le donne in ambito lavorativo, ossia in modo "inferiore" rispetto agli uomini. Evie è stata molto forte a non soccombere alle pretese e agli atteggiamenti spocchiosi del suo capo. E' stata una storia che mi ha fatta sorridere, soprattutto vedere i protagonisti farsi la guerra e cercare di sopprimere questa attrazione reciproca. L'unica cosa che mi ha trattenuta nel dare un giudizio completo a questo libro riguarda lo stile dell'autrice che, seppur incalzante, trasuda dettagli di cui si poteva far benissimo a meno. In particolare, i dettagli sulle pratiche di lavoro e tutto il linguaggio tecnico aziendale. Il finale è stato perfetto: un vero e proprio lieto fine!
                         
   
Livello di sensualità: 3/5
Livello di umorismo: 3/5
Finale: No Cliffhanger





4 commenti:

  1. Ciao nicki ti ho nominata al blogger recognition award, ecco qui http://ilregnodeilibri.blogspot.it/2017/11/blogger-recognition-award.html

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    1. Ciao Ely, grazie per aver pensato a me *-* Il post l'ho già fatto e lo puoi trovare qui https://passioneperlerighe.blogspot.it/2017/11/BloggerRecognitionAward.html?m=1

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  2. Ciao Nicky,
    purtroppo questa volta non sono daccordo con te :(
    Ho letto questo libro quest'estate piena di alte aspettative e devo dire che l'inizio mi è anche piaciuto, ho trovato come te similitudini con libri della Premoli poi però il mio interesse è andato perso e ho trovato tutto troppo ripetitivo e noioso quindi non mi è piaciuto come credevo.
    Mi fa piacere però vedere che a te ha saputo dare di più, adoro il modo in cui i libri emozionano e coinvolgano in modo diverso il lettore

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    1. Ciao Susy,
      La tipologia di storia mi è piaciuta molto e anche i personaggi hanno saputo coinvolgermi. L'unica cosa che mi ha fatta storcere il naso è, appunto, la ridondanza di termini affini al management aziendale. Concordo con te riguardo all'emozione che certi libri sanno regalare :)

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