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giovedì 3 gennaio 2019

Asfalto vergine di Barbara Bluerosye, recensione

Scrittrice: Barbara Bluerosye

Titolo: Asfalto vergine

Genere: Contemporary Romance

Serie: Autoconclusivo

Numero Pagine: 181

Costo: 2,99 / 9,36 €

Casa Editrice: Self Publishing

Prima Edizione: 22 Marzo 2018

Narrazione: Prima persona, pov alternati Katleeza / Damon

 Giudizio personale: 2 / 5
 
Damon Killians non è sempre stato l’operaio sexy e inarrivabile su cui Katleeza Blacksilver, bellissima ereditiera, ha messo gli occhi. Il passato è impresso nella sua mente, stratificato come l’asfalto che stende su chilometri di strade ogni giorno. Damon è bello da togliere il respiro, riservato e taciturno, ma soprattutto… Vergine. Un aspetto di se che non ha mai considerato un problema. Fino all’arrivo dell’uragano Katleeza.

Non ho mai fatto sesso. 
Dico sul serio. 
Sto indossando una camicia stirata di fresco e mi fisso nello specchio, come se fossi costretto a farlo. Non sono uno che ama passare del tempo a rimirare la propria immagine. Scoprire qualche piccola ruga a lato degli occhi non mi preoccupa. Il tempo è democratico, passa per tutti, anche per chi se ne frega. Il tempo scorre inesorabile e io non ho mai posseduto una donna. Non so cosa voglia dire perdermi nell’estasi di un amplesso, al colmo di un desiderio portato al limite e lasciato esplodere, fino a rimanere senza fiato. Ne ho sentito parlare. Un mucchio di volte. Ma non posso dire di avere un’idea, nemmeno vaga, di cosa potrei provare se le mani morbide di una ragazza si posassero su di me, accarezzandomi. Non lo so. Annodo la cravatta guardandomi fisso negli occhi. Forse avrei dovuto farmi prete, a questo punto. Ma non sarebbe stato corretto. In me non esiste alcuna vocazione se non quella di volermi nascondere, mimetizzare. Ho sempre agito in modo da non attirare l’attenzione su di me. I commenti si sprecavano senza che ci aggiungessi del mio. Ero il più cesso, al liceo. Ero quello flaccido, sudaticcio e brufoloso, imbarazzante, per me stesso, per gli altri. Quando si doveva paragonare qualcosa in modo dispregiativo io rappresentavo il massimo valore negativo. L’esempio da non seguire. Mai. 
Scaccio quei ricordi con un gesto del capo, lasciandomi sfuggire un sorriso beffardo.
Ora le donne dimostrano un crescente interesse nei miei confronti. Dicono di trovarmi incredibilmente sexy.
Ma io non ho mai scopato. 
Neppure con una puttana.

Buongiorno lettori e lettrici del blog !
Il mio 2018 si è concluso con una lettura deludente. Mi dispiace molto perché questo era un libro in cui riponevo grandi aspettative, un libro che mi aveva subito incuriosita dalla trama e...ok, lo ammetto, anche dai gran bei pettorali dell'uomo in copertina, Damon Killians. Di lui parleremo tra poco, per il momento lasciatemi dire che Asfalto vergine di Barbara Bluerosye si è rivelato un grandissimo flop.


Ammettiamolo, la trama di questo libro conquisterebbe chiunque. Damon Killians è un uomo bellissimo e terribilmente sexy che, per scelta, ha conservato la sua verginità, restio da qualsiasi tipo di tentazione. Il motivo? Semplice. Mr. Arachide, nomignolo affidatogli dalla protagonista - si, tra poco parleremo anche di lei -, non è stato sempre così. Da ragazzino era tutt'altro dell'uomo stupendo di adesso. Infatti, ogni giorno si trovava a combattere con le prese in giro dei compagni di scuola sul suo aspetto fisico. Se i ragazzi lo bullizzavano, le ragazze, d'altro canto, lo evitavano come la peste. Ciò ha portato Damon a maturare negli anni una forte insicurezza e un'incapacità ad approcciare con il gentil sesso. Sa di essere cambiato esteriormente, ma ancora non riesce a liberarsi dei vecchi fantasmi del suo passato. Un giorno, durante una normale giornata lavorativa dedicata a spalare asfalto, la vita di Damon viene stravolta dall'uragano Katleeza. Lei è una tipa bella tosta, praticamente è la versione femminile di tutti quei bei maschioni alfa che leggiamo solitamente nei romanzi rosa. Se Damon è dolce, premuroso e totalmente incapace con le donne, Katleeza non si fa problemi a passare di letto in letto. Ha anche una lingua tagliente e dei modi da..diciamocelo, da vera stronza. Insomma, abbiamo un'inversione dei classici ruoli, e questo sarebbe potuto essere anche interessante, una novità, ma non mi è piaciuto il modo in cui la scrittrice ha realizzato questa trasformazione. Damon l'ho trovato troppo bonaccione, quasi finto oserei dire. La frase "troppo bello per essere vero" calza a pennello per questo personaggio. Katleeza, invece, l'ho trovata acida, lamentosa di tutto e davvero pesante. A dire la verità entrambi i personaggi sono stati di una pesantezza infinita, molto "forzati" nel loro modo di essere. Un libro che si sarebbe potuto leggere benissimo in un pomeriggio - solo 181 pagine - mi ha portato via una settimana. Che ci volete fare, quando una lettura non prende si vede dal tempo che uno ci impiega nel terminarla. Dal punto di vista stilistico non ho niente da dire. E' un romanzo ben scritto, e, sono sicura, la lettura sarebbe stata super scorrevole se avesse riguardato una storia costruita meglio. Prima di concludere vorrei spendere due parole proprio su quest'ultima. E' una storia molto frettolosa che non approfondisce gli eventi di cui parla, ma gli accarezza solo fugacemente. Damon e Katleeza si sono innamorati dal primo momento che si sono visti. Fine. Romanzo finito, passate oltre. Non ho avuto nessuna attesa, nessun sfarfallio, niente di niente.
Insomma, penso di avervi detto tutto. Purtroppo avrei voluto chiudere l'anno in bellezza, ma non è andata così. Amen, mi rifarò con la prossima lettura!

   
Livello di sensualità: 2/5
Livello di umorismo: 3/5
Finale: No Cliffhanger




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