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venerdì 6 settembre 2019

I battiti dell'amore di Jewel E. Ann, recensione

Scrittrice: Jewel E. Ann

Titolo: I battiti dell'amore

Genere: Contemporary Romance

Serie: Autoconclusivo

Traduzione: Emanuela Alfieri

Numero Pagine: 416

Costo: 2,99 / 7,43 €

Casa Editrice: Newton Compton

Prima Edizione: 30 Aprile 2019

Narrazione: Prima persona, pov alternati Ellen / Flint

 Giudizio personale: 3 / 5
 
La perfetta unione di romanticismo e ironia!

Flint Hopkins è convinto di aver trovato la persona ideale a cui affittare lo spazio sopra il suo studio legale a Minneapolis. Spera ardentemente che la proposta di Ellen Rodgers vada a buon fine: le sue referenze sono ottime ed è persino di bell’aspetto. Ma quando Flint scopre che la ragazza passa le sue giornate a suonare… tutte le sue attese crollano. Ellen, infatti, è una terapeuta che usa la musica per aiutare i suoi pazienti. Tamburi, chitarre, persino urli a squarciagola. Flint è sul punto di scriverle una di quelle lettere degne di un avvocato d’assalto come lui, quando si accorge che a suo figlio, Harrison, affetto da una forma di autismo, Ellen sembra piacere molto. Un padre single non può certo competere con l’allegria contagiosa di una ragazza che suona la chitarra, ammaestra topolini e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Purtroppo tende anche a invadere gli spazi di Flint… A sistemargli la cravatta, ad abbottonargli la camicia… Una cosa è certa: deve starle lontano!

L’amore si presenta sotto tante forme.

Anche quella di un’invadente ragazza dai capelli rossi.

Buon venerdì lettori e lettrici del blog!

Ho deciso di ripartire con la recensione di un libro che mi ha tenuta impegnta parecchie settimane e che ho terminato poco prima del mese feriale del blog. Il romanzo in questione è I battiti dell'amore di Jewel E. Ann, stand alone pubblicato dalla Newton Compton editori lo scorso 30 aprile. Il libro ha fatto impazzire tantissime lettrici e colleghe blogger, tanto da immortalare l'autrice come "una brillante scoperta". Non posso dar loro torto e non sarò di certo io a spegnere l'entusiasmo generale che circonda questa scrittrice: il libro racchiude una bella storia, molto intensa, dai temi profondi e delicati, ma soprattutto è una storia nuova, fresca e originale, che discute in maniera oggettiva il disturbo dell'autismo inserendolo in una piacevole storia d'amore. Tuttavia, nonostante le tante qualità condivise di questo romanzo, ho qualche appunto da fare. Ci sono stati alcuni aspetti, infatti, che non mi hanno fatto apprezzare appieno questo libro, portandomi ad essere più volte annoiata e contrariata nel corso della lettura. Ma andiamo per ordine.


La storia si apre con un piccolo e straziante prologo che mostra, in poche pagine, cos'è accaduto prima che il mondo di Flint Hopkins, il protagonista del libro, si fermasse di colpo. Da quella drammatica tragedia, di cui si ritiene responsabile, ha sopravvissuto ad ogni singolo giorno esclusivamente per Harry, suo figlio affetto da una lieve forma di autismo. Lui è la sua ancora di salvezza, tutto ciò che gli resta, ma è anche il ricordo costante della pena che dovrà scontare per il resto della sua vita.

La narrazione riprende qualche anno più avanti. Flint è un brillante avvocato che conduce una vita ordinaria dividendosi tra lavoro e figlio. Se in ambito professionale sembra essere molto competente nel vincere le cause e accontentare i clienti, sul piano genitoriale non riscontra gli stessi successi. Nonostante i suoi innumerevoli sforzi di essere il genitore perfetto, arrivando a risultare noioso e rigido, non riesce a gestire completamente il piccolo Harry che, ormai undicenne, si sta affacciando all'adolescenza. Il delicato equilibrio delle loro vite vacilla ulteriormente quando fa il suo ingresso una rossa esuberante, la signorina Ellen Rodgers. E' proprio lei la ragazza che ha affittato lo stabile di Flint sopra il suo studio legale, e che lui, date le circostanze, non vede l'ora di sfrattare. Ellen, infatti, è una musicoterapeuta, professione ignorata ingenuamente da Flint nella selezione dell'inquilino perfetto, che trascorre le giornate a suonare incessantemente per aiutare i suoi pazienti a ritmo di musica. Per uno come lui è davvero inaccettabile lavorare in questo stato confusionale, quindi è disposto a fare di tutto pur di mandarla via, anche trovarle una nuova sistemazione. Quello che non ha messo in conto nei suoi piani però è il forte attacamento di Harry nei confronti di quella ragazza sempre così apparentemente - e fastidiosamente - allegra e solare. Più i giorni passano, più il compito diventa difficile, soprattutto perché Harry passa sempre più tempo in sua compagnia. Non solo sembra piacerle molto, ma condivide anche la sua passione per la musica, per la chitarra e per i suoi piccoli "bambini" ratti. La vicinanza tra Harry ed Ellen diventa presto una realtà che non può essere ignorata, e Flint non può far altro che accettare la sua presenza invadente. Ma nonostante i litigi e le frequenti discussioni, il rapparto tra i due si evolve di giorno in giorno. Flint ha modo così di scoprire cosa si nasconde in realtà dietro ai sorrisi e all'indiscretezza di Ellen, tutta l'amarezza di una relazione complicata che l'ha marchiata fortemente. Allo stesso modo, anche  Ellen viene a conoscenza del difficile passato di Flint e del suo personale tormento. Andare avanti sembra per entrambi impossibile, ma l'attrazione che provano l'un l'altra darà loro una speranza. La speranza di rinascere, perché tutti hanno diritto di concedersi una seconda possibilità per amare ed essere felici.

Sinceramente, a primo impatto la sinossi di questo romanzo mi ha lasciata indifferente. Non sentivo l'urgenza di leggerlo, non mi aveva colpito così tanto, ma leggendo in giro sui vari blog le recensioni super positive ho deciso di andare contro le mie impressioni iniziali e di dargli una possibilità. Il risultato è quello di aver letto un libro carino, scritto bene, ma a tratti un po' noioso e ripetitivo, e con un personaggio femminile a dir poco irritante.

Prima di parlare di lei, concentriamoci un attimo sul protagonista maschile, Flint Hopkisn. Insieme al dolcissimo Harry, è il punto forte del romanzo. Questi personaggi sono ben strutturati, descritti e animati egregiamente. Il loro rapporto regala emozioni continue durante la lettura. Un legame padre e figlio non proprio facile, pieno di confronti e diverbi, ma indistruttibile. Flint, infatti, è pronto a fare qualsiasi cosa per il figlio, come impegnarsi duramente ogni giorno ad essere il genitore perfetto che merita, nonostante lui non gli renda affatto facile il compito. Fortuna ha voluto che una rossa frizzante venisse in suo soccorso, e non solo per aiutarlo con Harry, ma anche per curarlo dai sensi di colpa del passato permettendogli così di tornare a vivere con speranza.

Ed eccosi arrivati ad una delle noti dolente di questo romanzo, Ellen Rodgers...o Signorina Rodgers, per dirla alla Flint Hopkins. Non sono riuscita proprio a farmela piacere. L'ho trovata invadente e molto sfrontata, un po' fuori luogo delle volte, nei confronti di Flint. Seppur queste siano delle caratteristiche di questo personaggio, maturate e consolidate da un trascorso difficile con l'ex fidanzato, io non mi ci sono per niente trovata. E che dire della passione per i ratti? Insomma, a chi piaciono i ratti?!

La seconda critica che ho da muovere riguarda la costruzione della storia. Dopo un inizio promettente, il romanzo comincia un po' a perdersi. La trama si prolunga inutilmente, portando a noiose ripetizioni e con la voglia di arrivare il prima possibile alla fine. E' stato difficile terminare questo libro, e una volta raggiunta la fine non ho potuto fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

L'epilogo della vicenda è molto prevedibile. Nell'insieme è un libro carino, a tratti anche divertente, tuttavia io non lo rileggerei. Una volta basta e avanza!

 

Livello di sensualità: 2/5
Livello di umorismo: 3/5
Finale: No Cliffhanger




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