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mercoledì 18 dicembre 2019

Dall'odio all'amore di A.M. Hargrove, recensione

Scrittrice: A.M. Hargrove

Titolo: Dall'odio all'amore

Titolo originale: From ashes to flame

Genere: Contemporary Romance

Serie: West brothers#1

Traduzione: Paolo Ippoliti

Numero Pagine: 384

Costo: 0,99 / 9,90 €

Casa Editrice: Newton Compton

Prima Edizione: 28 Maggio 2019

Narrazione: Prima persona, pov alternati Marin / Grey

 Giudizio personale: 3 / 5
 
Lei è una babysitter

Lui un padre single

Tutti e due sapevano che poteva finire male

Erano passati solo cinque minuti da quando ero stata assunta per occuparmi dei suoi figli, e già odiavo Greydon West. Non riuscivo a capire perché avesse mai voluto avere dei bambini. Uno scorbutico padre single che non sembrava nemmeno conoscere il significato della parola divertimento. L’unica cosa a cui il mio serissimo, affascinante capo mostrava affetto, erano i suoi maledetti fogli di calcolo.  Ma per qualche ragione, le sue maniere intransigenti mi affascinavano. Sapevo che sotto la sua scorza dura era nascosto qualcosa. E così, ho cercato la chiave per capire chi fosse davvero Mister West. E ho cominciato a pensare a lui ogni notte, facendo del mio meglio per nascondere di giorno i sogni che avvenivano nella mia testa.  Ma poi ci siamo baciati. È stato come superare l’ultimo confine prima dell’ignoto. Perché sapevo che dal momento in cui le nostre labbra si fossero sfiorate, non sarebbe più stato possibile tornare indietro. Un incendio mi è divampato nel cuore e so di non avere il minimo potere di spegnerlo.

Buongiorno cari lettori e care lettrici del blog!

Oggi parliamo del romance Dall'odio all'amore, scritto dalla penna di A.M. Hargrove e pubblicato da Newton Compton. Il libro è il primo della serie West brothers, una trilogia di autoconclusivi dove ogni volume ci parla di uno dei tre affascinanti fratelli della famiglia West: Grey, Hudson e Pearson, un cardiologo, un veterinario e un avvocato.
In questo primo capitolo ci immergiamo nelle vite di Grey e Marin. Prima di parlarvi della loro storia, ci tengo a precisare che la trama di questo romanzo aveva stuzzicato la mia curiosità fin da subito. Nutrivo grandi speranze, pensando di trovarmi di fronte ad una storia dal gran potenziale. Una storia intrigante di odio/amore dove i protagonisti, qui separati anche da una bella differenza di età, riescono a renderti complice delle loro avventure e del loro rapporto. L'aspettativa era davvero alta, gli ingredienti per una storia emozionante da batticuore c'erano tutti, peccato però che l'autrice non sia riuscita a combinarli nella maniera più soddisfacente. Risultato? Una trama eccessiva, frettolosa, a tratti inverosimile, e con due protagonisti artificiosi e inconsistenti, insomma un gran pasticcio.


Conoscete il noto proverbio Il troppo storpia (o stroppia)? Beh, in questo romanzo trova una sua concreta applicazione. Sembra che l'autrice abbia voluto strafare, sia nella storia sia nella caratterizzazione dei personaggi, con il risultato di dare alla luce un libro artefatto e inverosimile. In queste pagine vengono descritti tantissimi avvenimenti, presentati molto velocemente senza dare la possibilità di entrare nelle vite dei personaggi. Avrei senz'altro preferito leggere qualche scena in meno, e che la scrittrice si fosse dedicata di più ad approfondire la trama e a curare la dimensione introspettiva dei protagonisti. Loro mi sono sembrati molto instabili, privi di personalità e piuttosto scialbi. 

Grey e Marin sono stati entrambi traditi dalle persone che amavano di più al mondo, e un tradimento porta l'inevitabile conseguenza in chi lo subisce di non riuscire più a fidarsi di nessuno. Questo è successo ai nostri protagonisti nelle prime venti pagine del romanzo. Marin ha beccatto il suo fidanzato con la sua migliore amica, un boccone amaro da digerire, ma mai tanto quanto quello che ha dovuto mandare giù Greydon. Lui, sposato e padre di due meravigliosi bimbi, ha scoperto che la moglie da due anni conduceva una relazione extraconiugale con un collega di lavoro. Tuttavia, quando la verità viene alla luce, per lui è troppo tardi vendicarsi. Diciamo che ci ha pensato il karma, facendo precipitare l'aereo su cui viaggiava la moglie per lavoro, insieme al collega incriminato. Quando viene a sapere della tragica notizia, dentro di lui esplodono sentimenti contrastanti: delusione, amarezza, tristezza, ma, soprattutto, rabbia. Non sapendo gestire questo fiume impazzito di emozioni, decide di rivolgersi ad uno psicologo e di buttarsi a capofitto nel lavoro. Così, da padre premuroso, amorevole e sempre presente, passa in poco tempo a trascurare i suoi due bambini, a tal punto da spingere la madre a prendere in mano la situazione. E' qui che subentra Marin nella vita di Greydon West. Lei, rimasta ferita e umiliata dall'ex fidanzato, si è rintanata in se stessa e ha modificato pesantemente il suo look. Inoltre, dopo essersi licenziata dal giornale in cui lavorava, si ritrova senza un'occupazione. Non potendo continuare così, i suoi genitori la costringono ad accettare il lavoro di bambinaia in casa West. L'idea di badare a due bambini non la fa impazzire, inoltre scoprirà presto che il suo nuovo datore di lavoro è un tipo davvero scontroso e sgarbato, sempre pronto a grugnire per qualsiasi cosa lei faccia, tanto da portarla ad affibbiargli il nomignolo di Mr. Grugnito. Non ci vorrà molto prima che lei si accorga della distanza che lo separa dai suoi figli, e non avrà alcuna remora nel farglielo notare. Grey rimane sorpreso dal carattere della donna e, seppur inizialmente ne resta irritato, a poco a poco inizia a trovarla molto seducente, nonostante il suo aspetto bizzarro. Anche Marin, dopo un bacio rubato, inizia a fantasticare sempre di più sul sexy cardiologo. Cedere all'attrazione sarà per loro inevitabile.

Come avrete ormai capito, questo romanzo è stato un po' una delusione. E' un peccato, perché la trama era molto promettente. Dalle prime pagine già potevo farmi un'idea della storia, su come potesse evolvere, il che ha reso tutto molto prevedibile e poco emozionante.

E' una storiella che lascia totalmente indifferenti. Non sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi, troppo superficiali e piatti. I loro dialoghi sono elementari e imbarazzanti, pieni di espressioni stereotipate da far cadere le braccia. Chi si salva in questo libro sono i bambini e i fratelli di Grey.

Kinsley e Aaron sono adorabili, lei è una forze della natura, e vedere Marin alle prese con quei due piccoli tornadi è stato molto divertente. Per quanto riguarda i fratelli, loro si che mi hanno incuriosita. Sembrano avere più ragione di Grey, impostati meglio, ma è ancora presto per dirlo.
Biognerà attendere l'uscita del secondo e dell'ultimo libro per scoprire se Hudson e Pearson avranno la fortuna di convincermi di più.


  

Livello di sensualità: 4/5
Livello di umorismo: 3/5
Finale: No Cliffhanger




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