Sorpresa, sorpresina, oggi non ci sarà il consueto appuntamento del martedì con la rubrica Teaser Tuesday (che slitterà alla prossima settimana e.e) perché Passione per le Righeヅ ospiterà la seconda tappa del Blogtour che vede l'intervista a Deborah Vidali, autrice della duologia erotica de L'ignoto erotico & Secret Lives. Dopo la presentazione dei due romanzi fatta ieri da Chiara, autrice del blog La lettrice sulle nuvole, eccoci qui, pronti a conoscere meglio l'autrice in persona.
Cosa si vince?
I fortunati vinceranno Cinque copie digitali di entrambi i libri, ovviamente :)
Regolamento:
Per partecipare al BlogTour ci sono quattro semplici regole da rispettare.
1- Diventare lettori fissi di tutti i blog che partecipano al BlogTour
2- Mettere "Mi piace" alla pagina Facebook dell'autrice Deborah Vidali
3- Lasciare nei commenti l'indirizzo e-mail per essere contattati in caso di vincita
4- Condividere l'evento BlogTour sui vari social
!Non perdete la prossima tappa del BlogTour ospitata da Ophelie de My pages à la page in cui si discuterà dei personaggi.!
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Intervista a Deborah Vidali
Nicky: Ciao Deborah,
grazie per avermi concesso questa intervista.
Come e quando hai deciso che saresti diventata una scrittrice?
Deborah: Ciao a tutti!
Devo dire che non ho proprio deciso di diventare una scrittrice, è venuto tutto da se e dalla voglia di mettere le emozioni su carta. Ho iniziato a 15 anni con la poesia, come fanno tante ragazzine. Per un anno circa ho scritto solo poesie, se si possono chiamare tali. Erano più che altro pensieri d'innamoramento dedicati ai primi amori di quell'età adolescenziale. Alcune poesie le ho conservate e, leggerle, ora come ora, mi emoziona e mi fa tenerezza. Quasi sorpresa per quanta potenza dell'innamoramento dell'amore contengono. Verso i 16 anni ho iniziato a scrivere a penna, su una vecchia agenda l'inizio di una storia d'amore, che è rimasta poi chiusa in un cassetto per 9 anni. In quel solito cassetto quindi c'era molto più che un manoscritto, c'era un sogno. L'ho ripresa in mano quando è nata la mia prima figlia, quindi ormai quasi 21 anni fa. Probabilmente tutte le emozioni della gravidanza e del fatto di essere diventata mamma, dovevano uscire in qualche modo e così è nato il mio primo libro “Dei dell'olimpo”. Un romanzo rosa che più rosa non si può. Una bella storia d'amore con un po' di pepe qua e là. E con questo romanzo ho iniziato la trafila della ricerca di una casa editrice, passando anche per vari concorsi letterari, ma mi sono scontrata più volte con delle porte sbattute in faccia. Nonostante in più di un concorso il mio scritto si piazzasse tra i primi posti, i costi di collaborazione con la casa editrice erano sempre molto elevati. Classiche difficoltà di un giovane scrittore. Questo non mi ha impedito di continuare a scrivere, perché è quello che adoro fare. Quindi, nonostante non fossi riuscita a far pubblicare il primo romanzo, ne scrissi altri due “Sognando un palcoscenico” (2004) e “Un autografo sul cuore”(2006). Entrambi sono romanzi rosa quindi tanto amore e tenerezze ma anche intrighi, scontri, scelte ed un pizzico di sensualità. “Sognando un palcoscenico” mi ha portato a mettere tra le pagine la mia passione per il ballo, “Un autografo sul cuore” invece contiene proprio una parte autobiografica dove racconto di me adolescente.
Nicky: I tuoi libri (L'ignoto erotico e Secret Lives) trasudano erotismo, ma non solo. Ti sei imbarazzata a scrivere determinate scene? E' stato difficile cimentarsi in questo genere?
Deborah: Rispondo prima alla seconda delle due domande. Diciamo che è' stata una sfida con me stessa. Avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso. Ma di fatto io sono come sono e cioè un'eterna romantica. Questo libro mi ha permesso di legare questa mia vena romantica con qualcosa che non avevo mai provato a scrivere e cioè di erotismo puro. E’ stata una scelta intima direi. E poi adoro il pepe. Secondo me la parte sessuale in una storia è molto importante, anche se molto spesso si tende a nasconderlo o addirittura negarlo. La passione, l'attrazione, la chimica, la fantasia e il gioco sono determinanti in un rapporto di coppia. Quindi per me è stato normale metterlo anche nei libri, e ignorando tutti i tabù ho provato a metterla, con un po' di fantasia, tra le righe. Quindi, no, direi che non mi sono imbarazza a scrivere certe scene, anzi mi sono divertita.
Nicky: Quanto c'è di te in Alice, la protagonista de L'ignoto erotico?
Deborah: Con tutti i personaggi dei miei libri c'è sempre un legame, in alcuni casi anche molto profondo. Quando scrivo, anche di finzione, esisto sempre io lì dentro, la realtà delle mie vicende. E quindi anche in Alice c’è tanto di me. Le esperienze della mia vita impregnano la mia natura e quindi il mio scrivere. Questo però non significa che la mia scrittura sia legata a una continua autobiografia. Certo è che esistono dei legami sottili, passaggi segreti, che riguardano parti di un mio autentico, reale accaduto, e di tutto quello che io sono. Scrivendo quindi di Alice nell’Ignoto erotico c’è un po’ di vero e un po’ di finzione. Quanto? Tutto e niente. Nel senso che ogni cosa scritta l'ho vissuta nelle mie fantasie ma niente perché una scrittrice inventa, gioca con le parole, finge … o no …
Nicky: Cosa c'è nel tuo futuro? Continuerai con l'erotico o approderai ad altri generi letterari?
Deborah: Nel mio futuro continuerà ad esserci la scrittura perché scrivere mi ha sempre dato l'opportunità di creare delle vite parallele. Di evadere dalla routine di ogni giorno e creare un mondo tutto mio dove poter vivere ogni più piccolo dettaglio come voglio. Mi emoziona scrivere e mi dà l'opportunità di vedere dentro me stessa. E' quasi un lavoro di introspezione, di ricerca costante, di comprensione di me. Posso essere un po' protagonista di tutte le storie che finiscono su carta, provando sensazioni conosciute e non conosciute. Sapere poi di poter trasmettere tutto quello che provo ad altri mi dà un'ulteriore spinta a farlo.
Per quanto riguarda il genere, devo dire che finché scrivere Erotic Romance mi divertirà, continuerò a farlo, poi chissà, magari proverò a cimentarmi con il Fantasy.
Per quanto riguarda il genere, devo dire che finché scrivere Erotic Romance mi divertirà, continuerò a farlo, poi chissà, magari proverò a cimentarmi con il Fantasy.
Nicky: Ogni scrittore/scrittrice ha i suoi riti. Quali sono i tuoi?
Deborah: In casa ho il mio angolo di pace… la penisola di un grande divano dove, con un cuscino/tavoletta (quelli fatti proprio per PC) e il mio portatile, mi isolo. Vicino ho sempre una tazza di the caldo al gelsomino (che adoro!) un blocco per appunti e una penna biro blu (non si sa mai quando il cervello può illuminarsi per un idea)e a farmi compagnia i miei due micioni neri Lilo e Stich. Quando posso, preferisco scrivere al mattino molto presto (sono una mattiniera, solitamente mi sveglio alle 5.45), mentre quando il lavoro non me lo consente scrivo la sera.
Nicky: Qual è il tuo genere letterario preferito?
Deborah: Sono una persona molto sensibile. Davanti ad un film o un libro d'amore mi emoziono e spesso piango. Quindi essendo un eterna e inguaribile romantica adoro il Romance. Ogni tanto leggo New Adult e Fantasy ma preferisco principalmente romanzi contemporanei, Rosa o Erotic.
Nicky: Hai già in mente il prossimo romanzo?
Deborah: Sei la prima a cui lo dico quindi notiziona! Il prossimo romanzo è già scritto per due terzi, quindi ancora qualche mese per finirlo e un po’ di tempo per farne la revisione e sarà on-line. E’ sempre un Erotic Romance solo un po’ più approfondito. Questa volta ho voluto mettere molto di più della vita dei due protagonisti, senza concentrarmi esclusivamente sulla loro storia d’amore. Quindi nel libro li vedremo crescere anche come persone nella vita di tutti i giorni, con le loro passioni, le loro paure della vita, gli alti e i bassi. Sarà un romanzo più ricco, più profondo e anche più divertente.
Nicky: C'è una scena particolare dei due libri a cui sei maggiormente legata?
Deborah: Sì, c’è una scena nel primo romanzo L’ignoto erotico; è la scena del primo vero bacio tra Alice e Orfeo. E’ una descrizione del mio vissuto, un bacio a cui io do molta importanza. E’ una scena che, magari in tutto il contesto erotico del romanzo, un po’ sparisce, ma non per me. Sarebbe divertente sapere se i lettori o le lettrici saprebbero riconoscerla. Comunque, a volte, magari a distanza di anni, mi piace rileggere i miei libri perché ritrovo una me stessa che magari non ricordavo e ogni volta che ritorno su quel particolare bacio, mi innamoro ancora del mio lui.
Nicky: Come ti è venuta in mente la storia di Alice e Orfeo?
Deborah: Oltre che scrivere io sono una lettrice accanita e sfrutto ogni più piccola pausa per immergermi tra le pagine di un libro. Un giorno, leggendo un New Adult, mi è lampato agli occhi che, nella maggior parte dei romanzi, i due protagonisti sono sempre super belli o perlomeno la protagonista si innamora sempre di un super figo. Anche nei miei primi romanzi era successo, anch’io avevo messo nelle mie prime storie due protagonisti da paura. La sfida nella sfida quindi è stata creare un personaggio maschile che, seppur non un sex symbol, con la tartaruga in bella mostra, riuscisse a scatenare la fantasia sessuale di una donna che invece era abituata a guardare molto la parte esteriore. Così ho creato Alice, una donna bella e in carriera e Orfeo uno scrittore burroso, con un po’ di pancia ma che sa affascinare usando il cervello.
Nicky: Chi ti sei immaginata nei panni di Orfeo?
Deborah: Come mi succede nel novanta per cento dei casi, ho messo su carta una persona in carne e ossa che è molto vicino a me. Una persona che con il suo modo di fare mi ha stregata dal primo nostro incontro. Un uomo che, come appunto fa Orfeo, prima che con il corpo ti eccita con il cervello; un uomo che ha un non so che di affascinante che affascina. Un uomo con la voce roca e passionale. Uno di quegli uomini che risvegliano immediatamente tutte le farfalle che di solito si annidano nella pancia.
ottima intervista! E' sempre interessante conoscere gli autori, secondo me comprendi meglio i loro libri
RispondiEliminaGrazie Chiara :)
EliminaSono d'accordo con te! Io adoro intervistare perché mi piace scoprire tutto quello che cosa sta dietro ad una storia. Il "retroscena" per intenderci aha