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lunedì 25 gennaio 2021

Bad Habits. La parola proibita, il nuovo libro di Flynn Meaney


Buon inizio settimana lettori e lettrici del blog!

Esce il prossimo 26 gennaio per la DeAgostini il romanzo young adult Bad Habits. La parola proibita dell'autrice Flynn Meaney.

Si tratta di una commedia romantica effervescente, anticonvenzionale, sfrontata e spassosa, perfetta per chi ha amato Sex education.

Andiamo a leggere la trama.



Titolo
: Bad Habits. La parola proibita 
Titolo originale: Bad Habits
Scrittrice: Flynn Meaney 
Genere: Young adult
Serie: Autoconclusivo
Numero pagine: 352
Costo: 7,99 / 15,90 €
Casa Editrice: DeAgostini
Prima Edizione: 26 Gennaio 2021
A diciassette anni le regole non possono che stare troppo strette. Stanno strette ad Alex, che detesta i genitori per averla rinchiusa in una bigotta scuola cattolica. E stanno strette a Mary Kate, dolcissima, ligia al dovere, devota, e soprattutto stanca di rimandare il sesso fino al matrimonio. Anche ad altri, al liceo St Mary, certe regole vanno troppo strette. Ma non tutti osano esporsi, quasi nessuno pensa di poter cambiare le cose. Di certo non lo pensa Alex, che come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dal liceo dei bacchettoni, e tornare a una vita normale, senza suore e preti che scorrazzano nel giardino a ogni cambio d’ora. Ma quando Alex si rende conto che per attirare l’attenzione di suo padre non basta finire dal preside una volta alla settimana, decide per una strategia diversa. Quella della parola proibita. E qual è la cosa che spaventa di più gli insegnanti del liceo in cui l’hanno rinchiusa? La vagina. Gridare quella parola. Alex intende far sentire la voce della vagina, certo, ma con stile. Con uno spettacolo teatrale colto e appropriato: I monologhi della vagina. A Mary Kate il piano di Alex sembra pessimo. Ad Alex il piano della vagina sembra geniale. Una cosa è certa, le regole stanno per cambiare.



Flynn Meaney ha studiato marketing presso l’Università di Notre Dame, dove è sopravvissuta a malapena alla terrificante schiera di preti e suore, fantasmi del campus e atleti prestanti che hanno ispirato Bad Habits. Da quando ha completato un MFA in poesia, lavora per un’azienda francese e viaggia spesso tra New York (quando ha voglia di bagel) e Parigi (quando ha voglia di croissant).





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