INTRODUZIONE
Scrittrice: Abigail Gibbs
Scrittrice: Abigail Gibbs
Titolo: A cena col vampiro (Dark Heroine#1)
Genere: Fantasy
Numero Pagine: 334
Costo: 14,90€
Casa Editrice: Fabbri
Prima Edizione: Luglio 2013
Traduzione: Anita Taroni
Giudizio Personale: 3 dolcetti su 5
Traduzione: Anita Taroni
Giudizio Personale: 3 dolcetti su 5
TRAMA
È un massacro quello cui assiste Violet una notte nel cuore di Londra. Sei ragazzi pallidi e bellissimi uccidono in pochi minuti una trentina di uomini adulti, armati di bastoni d’argento, muovendosi con agilità incredibile e forza sovrumana. Quando viene presa in ostaggio da loro Violet scopre chi sono: vampiri. Anzi, la famiglia reale vampira in guerra con quella umana, guidata dallo spietato principe Kaspar. Violet ha davanti una sola scelta: farsi trasformare. Diventare una predatrice che si nutre di sangue umano, ma in grado di vivere per sempre. Violet però rifiuta, e solo il fatto di essere la figlia di un’alta personalità del governo inglese fa sì che non venga immediatamente uccisa. Rimarrà perciò prigioniera nel palazzo principesco e segreto dove vive la corte dei non morti, un mondo che si rivela al di là della sua più selvaggia immaginazione, dove avvengono feste sontuose, dove nulla è vietato e uno sbaglio può condurre alla morte. Ma è Kaspar il più grande pericolo, perché al di là della brutale violenza che è capace di esprimere, Violet vede in lui qualcosa di diverso, capace di scaldarle il cuore ed eccitarne i sensi, di attrarla come una fiamma attrae la falena. Ma come ci si può innamorare di un mostro? Amore e morte si mescolano in un romanzo fantasy che ha fatto battere il cuore delle ragazze di tutto il mondo. E farà battere più forte anche il tuo…
La storia...
Arrivata nell'imponente villa, Violet, deve decidere: diventare una predatrice assetata di sangue oppure rimanere rinchiusa nel palazzo per sempre. Violet rifiuta senza esitazioni, ma, dato che è la figlia del segretario del ministro della difesa, e quindi di un'importante figura del governo inglese, fa si che non venga uccisa, perché se lo facessero, quel gesto sarebbe l'avvio alla catastrofe che si cerca di evitare, ovvero la guerra con gli umani. Tuttavia il padre della ragazza cerca ad ogni modo un pretesto per attaccarli. Il soggiorno nella villa è tutt'altro che piacevole: costretta a vivere con degli assassini e sopportare il caratteraccio di Kaspar: arrogante, egoista e pieno di sé che arriva anche ad attaccarla e che si trova sempre circondato da ragazze. Comunque grazie a Fabian riesce a mantenere la calma e a non impazzire. Il vampiro nutre un grande affetto per la ragazza che però non contraccambia. Dopo mesi ormai di soggiorno, il consiglio dei vampiri si riunisce e decide che, per indurre Violet a trasformarsi ( e quindi porre fine a un probabile scontro, perché è lei a scegliere), Kaspar e Fabian devono stargli vicino e fargli cambiare ciò che lei pensa di loro e farla adattare al loro stile di vita.
Approfittandone, Fabian invita Violet ad un ballo di corte, che si conclude in una vera tragedia: la ragazza viene aggredita e quasi violata sessualmente dal vampiro Ilta. Portata in salvo da Kaspar, Violet al risveglio scopre che è diventata una dampira (mezzosangue), perchè ha nel suo corpo del sangue appartenente al principe, che gli è servito per continuare a vivere. Non volendo restare sola dopo l'aggressione Violet chiede a Kaspar di restare con lei. Ma un giorno il vampiro, troppo assetato chiede alla ragazza di bere il suo sangue. Davanti alla sua espressione implorante e dolce Violet cede. Ma, invece di essere violento e doloroso ( come lei sapeva bene), il risucchio avviene in un modo del tutto inaspettato: un vortice di sensazioni e brividi si scatenano in Violet al tocco delle labbra fedde sul suo collo caldo in morbidi baci.
Oltre a questo, a scombussolarla ci pensa Fabian che la bacia. Ma è completamente diverso, Violet prova un sentimento profondo per Kaspar, e sarà proprio questo che non la farà scappare quando gli si presenterà l'occasione.
I miei pensieri...
"Trafalgar Square non è forse il posto migliore in cui trovarsi all'una del mattino. In realtà, se sei da solo, non lo è mai quando fa buio. L'ombra della Colonna di Nelson incombeva sulla piazza e io rabbrividivo all'aria fresca di quella notte di luglio che soffiava tra gli edifici. Mi strinsi nel cappotto, tremante: cominciavo davvero a pentirmi per il vestitino nero striminzito che avevo deciso di indossare...."
La scrittrice, molto giovane (diciassettenne), mette su carta tante idee scollegate tra di loro. Infatti ho fatto fatica a seguire il filo della narrazione, rileggendo con maggior attenzione. Questo stacco tra i vari avvenimenti lascia molto spazio alla fantasia del lettore facendolo allontanare dalla storia. Il racconto è esteso dal punto di vista di Violet e Kaspar, cosa che ho apprezzato molto perché è sempre bello vedere cosa pensano in fondo i protagonisti: non sempre quello femminile, ma anche quello maschile. La storia come ho già detto è la classica sui vampiri, con qualche novità. Una storia molto coinvolgente ed eccitante. Il rapporto tra i protagonisti è frizzante carico di punzecchiature e sarcasmo. La storiella del ragazzo pericoloso e donnaiolo e della ragazza che gli tiene testa è sempre ben accetta dalle ragazze ( per me :P). Kaspar, è arrogante, pieno di sè, presuntuoso ed egoista, ma quando vuole sa anche essere dolce e premuroso nei confronti di Violet.
La ragazza è testarda e forte in quanto non si lascia prendere dal panico per quello che le sta accadendo e proprio per questo si guadagna dei punti a favore per Kaspar, che, invece, è abituato alle urla delle sue vittime. Un personaggio che mi ha colpito oltre i protagonisti e quello di Fabian: la sua dolcezza è irresistibile e speravo che all'inizio, Violet, si mettesse con lui. Altri personaggi sono Lyla, la sorella maggiore di Kaspar, che si rivela essere gelosa nei confronti di Violet arrivando persino a minacciarla, in quanto suscita l'attrazione per Fabian. Thyme, la dolce sorellina di Kaspar, la più piccola, mi faceva tanta tenerezza soprattutto quando lei voleva giocare ma non trovava nessuno disposto. Il suo rapporto con Violet è quasi sorellesco.
Poi abbiamo Cain, che può essere definito un mini-Kaspar. E altri due fratelli molto più grandi che si trovano in Romania, Sky e Jag, in cui non ne viene descritto molto.
Quindi ricapitolando, la storia è coinvolgente ma scritta in modo confuso. Ho continuato la lettura perché mi intrigava la storia dei protagonisti. Il finale ti lascia a desiderare, lasciandoti con molte sequenze spezzate ( forse riprenderanno nel secondo volume). La lettura non è stata tanto scorrevole, in quanto il testo è pieno di descrizioni, e gli spostamenti dei personaggi sono poco chiari. Il tutto è ambientato a Londra e nella villa a Varnley. Per concludere a questo primo volume affido 3 dolcetti su 5.